giovedì 22 marzo 2012

IL CICLO DELLA CRONACA TELEVISIVA

Ľanno si apre con le vittime dei botti di natale, un classico, così come gli incidenti sugli sci, ma questi sono connaturati con il periodo delľanno, così come poco più avanti si trova la stagione dei monsoni e degli uragani.

Ma poi comincia una strana liturgia di indignazione e cronaca nera: Morti bianche, rapimenti, cani randagi, navi incagliate, maestre che picchiano alunni, ospizi-carceri, mala sanità, sbarchi di clandestini, corruzione, calciopoli, stupri, prostituzione, femminicidi, rapine ai furgoni, polizia corrotta, politica corrotta, elezioni truccate, mafia, occupazione case, piazze calde, impiegati fannulloni, senza tetto, divorzi, disoccupazione, evasione fiscale, preti pedofili, furti in casa, inquinamento, terremoti, disastri naturali, sprechi pubblica amministrazione, stragi del sabato sera, e chissà quanti mi sfuggono ora.
Non ho capito come mai tutti gli anni si ripetono sempre con ordine simile questi avvenimenti, che poi sembra che un caso tiri ľaltro, come le ciliegie. E così appena uno viene morso da un cane per una settimana in tutta Italia i cani impazziscono, poi tornano a tacere per un altro anno; appena una nave si incaglia sembra che tutte si incaglino, e poi il mare torna piatto; appena uno viene rapito per un mese via coi rapimenti, poi restano casi solo per "Chi ľha visto". Non molto diversamente accade per tutti gli altri casi citati, magari alcuni si ripetono più di una volta ľanno perché più di tendenza, ma lo schema è sempre lo stesso.

Così mi sono creato una teoria che mi piacerebbe condividere. Da cattolico medio ho passato anche io i miei anni di militanza fra i banchi di Chiesa, e guarda caso anche lì si ritrova similmente lo schema ripetitivo della cronaca. In un anno ripete i passaggi importanti e in tre anni ripete tutto il repertorio (a dire il vero c'è anche un sotto ciclo di 2 anni per le messe feriali...ma non facciamo i pignoli...).

La Messa è stata per secoli ľunica fonte di notizie per il popolo, attrattiva e con uno share altissimo, perché non copiare il format? 
La ciclicità della cronaca, la richiesta implicita di indignazione, il mantenimento della tensione continua, uno schema vecchio di secoli e ben rodato. Ora che per motivi contingenti il vecchio fornitore sta perdendo clienti è il momento di attaccare con la concorrenza e la fidelizzazione.


Magari sono io che ormai sono pieno di pregiudizi sulla tv, ma ogni tanto mi vengono queste idee. Se poi ripenso al titolo del primo articolo pubblicato quassù tutto sembra tornare, la televisione che vuole sostituirsi alla Chiesa: "il nuovo oppio del popolo".

Hasta siempre

The Boss

1 commento:

  1. Stasera a Glob Spread di Bertolino un servizio con Pelizzari, ex iena, che parla della comunicazione politica fatta con ripetitività annuale. Esempio da loro utilizzato i terremotati di cui ci la tv e i politici si ricordano solo sotto Natale...
    Mi hanno copiato! :)

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