mercoledì 5 giugno 2013

CICLISTI: IL TERRORE DELLA STRADA!

Tanto per cambiare anche in questo articolo sarò polemico, ma a questo giro mi tocca colpire l’hobby dei miei cari (mio cognato e la mia fidanzata sono pure loro ciclisti!).
Nulla in contrario al salutismo e alla visione green di chi va in bicicletta per sport, ma un appunto pesante su come lo fa non posso trattenerlo.
L’episodio che mi ha colpito e mi ha spinto a scrivere è successo domenica mattina mentre partivo per una gita fuori porta, appunto con la fidanzata. Dovete sapere che la mia valle è considerata un paradiso dei ciclisti: le salite sono vicine alla città, poco traffico, bei paesaggi, le strade un po’ accidentate ma si sorvola.
Scendendo troviamo il solito gruppetto di 3 ciclisti che viaggiano affiancati e occupano la corsia, così la fidanzata, che è alla guida, prima temporeggia e poi si lascia scappare un commento a alta voce. Tipica reazione dei ciclisti è un gestaccio e poi lasciano strada; io ammonisco l’atteggiamento perché conoscendo la strada so che a fondo valle, al primo stop, i ciclisti ti recuperano e non si sa mai come va a finire. Segue discussione sul fatto che i ciclisti sono persone civili e non dei bifolchi. Ultime parole famose! Due curve dopo, al primo stop, otto ciclisti accerchiano una macchina e aprono la portiera del passeggero! Non so come sia andata a finire perché non ci siamo fermati, ma, visto che non ci sono stati articoli di cronaca nera in merito, immagino tutto bene. In fondo non siamo ancora nel far west, però ho avuto voglia di scendere e aiutare gli automobilisti (che tra l’altro erano pure 3 ragazzi di colore e le mie zone soffrono ancora di qualche piccolo rigurgito razzista, immagino la difficoltà che abbiano avuto a far valere le loro ragioni).
La questione però resta aperta: dobbiamo subire una sudditanza psicologica dei ciclisti? Non è corretto nemmeno quando gli automobilisti aprono le portiere e li sbattono a terra, ma quando sono loro a fare pazzie come attraversare col rosso o sorpassarti da entrambi i lati dell’auto o, ancora, occupare le corsie per parlarsi… non puoi dirgli niente e rischi pure che ti aspettino a fondo valle per farti la festa!

Così non va, pure i sindacati degli operai hanno fatto pace con quelli degli imprenditori, perché non possono farlo i ciclisti e gli automobilisti?



Hasta Siempre


The Boss

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