sabato 11 aprile 2015

TOMBAROLI E CANTINE DEI MUSEI PIENE - LE RICCHEZZE DEL SOTTOSUOLO SPRECATE

L'arte è il patrimonio del nostro Paese, un patrimonio che va salvaguardato ovviamente ma pure sfruttato, altrimenti che ce ne facciamo?
Ho visto una video inchiesta sui tombaroli che racconta di questo fenomeno che rinverdisce durante gli anni di crisi. Come più volte sostenuto, con la crisi chi aveva i soldi ne ha ancora di più, chi non ne aveva ne ha ancora meno... Così la disperazione ti porta a fare cose illegali ma che pensi non rechino danno a nessuno. La collettività purtroppo non è nessuno! Solo che non ce ne si accorge, non si ha un riscontro sul breve periodo. Chissà che potremmo conoscere sul nostro passato se le tombe etrusche, se i monumenti romani, Pompei, la Sicilia intera, non fossero state depredate nei secoli dai tombaroli. Ma d'altronde non si sa perché i tombaroli possano lavorare veloci ed andare dritti all'obiettivo, gli archeologi regolari invece debbano aspettare secoli per muovere un sasso fra burocrazie e menate varie.
Certo l'altra rabbia è quando hai la fortuna di visitare le cantine di un museo e ti ritrovi di fronte a km quadrati di opere d'arte abbandonate a se stesse e che nessuno mai vedrà. Creiamo più mostre, più musei, non ha senso tenere nascosta un'opera d'arte. Perdiamo valore ogni volta che uno non può vederla perché pagherebbe per farlo. Quando ho visto gli scantinati di un museo locale ho pensato: "i tombaroli non hanno tutti i torti", in fondo far sparire opere d'arte per darle al mondo privato o per farle marcire in un sottoscala... Anzi, quanto meno qualcuno saprà che esistono e se le godrà! E qualcun altro avrà mangiato...
Le soluzioni sono molteplici: creare più musei, aprire le collezioni private ogni tanto, dare lavoro a tutti gli archeologi che vengono formati/sfornati dalle nostre eccellenti università, legalizzare i tombaroli così che si possano catalogare, studiare, etc le loro scoperte e poi vendere al miglior offerente che saprà curarle ed apprezzarle meglio di uno scantinato umido.
Io non ho la capacità di suggerire la soluzione giusta, e devo ammettere che tifo per i tombaroli sin da bambino quando volevo fare l'archeopaleontologo e scelsi poi un'altra via perché con quel genere di mestieri non si mangia, però una soluzione va trovata, altrimenti questo Paese in crisi non coglierà l'occasione di sfruttare queste ricchezze del sottosuolo; agli arabi la terra ha regalato il petrolio, a noi la storia dell'arte, il petrolio prima o poi finisce, la nostra sete di cultura invece avrà sempre bisogno di essere saziata.

Hasta Siempre

The Boss


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