lunedì 11 aprile 2016

MR CHOCOLAT - COMMENTO PERSONALE, TRAMA, SPOILER FINALE

Comicità naturale per i due protagonisti, mista alla tristezza della storia vera sul razzismo nell'Europa del primo '900 (non che ora sia migliorata).
Consigliato per fare due risate sane e riflettere un po' sulla condizione dei migranti.

TRAMA
In un circo di periferia un povero clown, nobile decaduto della sua stirpe si lascia intendere, cerca lavoro proponendo i suoi numeri da clown bianco. Il proprietario però lo rimbalza. Lui resta a vedere lo spettacolo e scopre il talento comico di un ragazzo africano che interpreta il selvaggio.
Creano un nuovo e inaudito duo di clown, un augusto (mr chocolat) con un clown bianco. Un duo che fa ridere il pubblico, scena principale il calcio nel sedere.
SPOILER FINALE
il clown bianco capisce la potenzialità e non vuole fermarsi al circo di periferia, chiede un aumento e dopo sforzi lo ottiene. Ma non gli basta, così accetta il contratto con un circo di Parigi.
I due riscuotono grande successo, ma Mr Chocolat ha 3 grandi vizi:alcol, gioco d'azzardo e donne. È un hoochie coochie man, le attira tutte, ma poi beve e perde tutti gli averi al gioco. Erano ricchi e famosi:auto, cinema, pubblicità, giocattoli,...
Punto di svolta è l'arresto per clandestinità, lui è un africano venduto a una famiglia spagnola e scappato in Francia senza documenti (La delatrice è la padrona del circo di periferia invidiosa). In carcere conosce un politicante haitiano che lo convince che non può più continuare a farsi prendere a calci nel culo da un bianco perché ciò umilia tutti i migranti come lui.
Tornato libero, complice anche la nuova donna del periodo, o la nuova dipendenza da oppio, decide di mollare il duo comico per darsi al teatro, vuole fare l'Otello.
È comunque un tossico e così si comporta per tutte le prove. Ma il giorno dello spettacolo sembra andare bene... Sembra perché, come più volte profetizzato dall'amico bianco, il pubblico non è ancora pronto a vedere un negro di successo, quindi piovono fischi.
La parabola crescente finisce, giusto per rincarare la dose, mr Chocolat viene pure picchiato dai creditori. Il suo compagno si ritrova costretto a reinventarsi un numero con travestimento da donna, ma lui si vedeva sin da principio che sarebbe caduto sempre in piedi (un tipo bacchettone, senza fronzoli, dedito al lavoro,...).
Il film riapre su un circo di periferia nel periodo della prima guerra mondiale. Mr Chocolat è invecchiato male, la TBC lo sta distruggendo. Lavora come spazzino del circo con la moglie e i figli adottivi che lo accudiscono anche se lui non si vuole curare. La scena finale è il ritrovo dei due clown, il bianco ancora uomo di successo che ha diversificato gli investimenti e mantenuto anche la famiglia di mr Chocolat, e l'augusto che ormai è sul letto di morte. Ricordano assieme le risate dei bei tempi passati, si svela che il bianco aveva barato sul primo contratto approfittando dell'ignoranza dell'altro (loro guadagnavano 7 franchi al giorno x 30 gg x 2 px=420 franchi, invece Parigi offriva solo 300 franchi... Ma rischiare era stata la mossa giusta).

Hasta Siempre

The Boss

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